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ANNO GIUDIZIARIO. Ministro annuncia richieste di deleghe. L’IdV discute non delega

Gennaio 26, 2012 in Appunti, Sala stampa

L’inaugurazione dell’anno giudiziario è un rito quasi sempre uguale, negli anni. Oggi una sorpresa spiacevole di metodo da parte del Ministro. Questo il mio comunicato.

GIUSTIZIA. LI GOTTI (IDV). SEVERINO ANNUNCIA DDL GIA’ PRESENTATI DA IDV

“Le inaugurazioni dell’anno giudiziario si somigliano tutte. Quest’anno un fatto nuovo” – dichiara il responsabile Giustizia dell’Italia dei Valori e capogruppo in commissione Giustizia al Senato, Luigi Li Gotti, che aggiunge: “non è, infatti, piacevole che la Ministra Severino, dopo che IdV le ha consegnato i disegni di legge, già presentati da tre anni ed ampiamente condivisi, chiedendo attenzione, abbia annunciato disegni di legge del governo per avere deleghe sulle medesime materie oggetto dei nostri disegni di legge. La Ministra ha anche detto di augurarsi la collaborazione del Parlamento, ma nei fatti dimostra chiaramente il contrario. L’Italia dei Valori – conclude Li Gotti – vorrebbe la condivisione del governo sulle proposte già all’esame della commissione Giustizia. Discuteremo certamente, ma senza deleghe, per di più con queste strane modalità”.

E’ vero che ciò che conta è il risultato. Non è però accettabile che si chiedano deleghe aventi, come contenuto, quello dei disegni di legge parlamentare. Perché la delega?

Le ragioni del voto contrario di IDV allo “Svuotacarceri”

Gennaio 25, 2012 in Appunti, Sala stampa

CARCERI: LI GOTTI, NO A DOMICILIARI PER ARRESTI IN FLAGRANZA

(ANSA) – ROMA, 25 GEN – ”L’Italia dei Valori ha votato contro la conversione del decreto ‘svuotacarceri’ anche se sono state accolte delle nostre proposte. Abbiamo deciso di votare contro perche’ riteniamo assurdo che un arrestato in flagranza di reato, casomai dopo un faticoso inseguimento, debba essere accompagnato a casa. Insomma, cosi’ le forze dell’ordine svolgeranno un servizio taxi”. Lo afferma il senatore dell’ Idv Luigi Li Gotti secondo il quale ”era questa l’occasione per attuare il sistema del braccialetto elettronico, per cui lo Stato ha pagato a Telecom ben 110 milioni di euro”.

”Inoltre, l’Idv – sottolinea Li Gotti – e’ contraria alla detenzione domiciliare per i recidivi: la legge in vigore lo vieta, ora si intende derogare con una norma a tempo, ossia sino al 31 dicembre 2013. Una norma che riguarda proprio quei detenuti che hanno piu’ volte commesso delitti. Insomma, per due anni la sicurezza verra’ accantonata”. ”La soluzione – conclude Li Gotti – non ci convinse lo scorso anno, quando anche la Lega voto’ per i recidivi a casa, per pene sino a 12 mesi.
Ancor meno ci convince oggi che si allunga a 18 mesi la detenzione domiciliare per i recidivi”. (ANSA).

Chiesto intervento Schifani per sospendere spot Monopoli di stato su gioco

Gennaio 25, 2012 in Sala stampa

(DIRE) Roma, 25 gen. – “Sospendere la campagna ‘Giovani e Gioco’ lanciata dall’amministrazione autonoma del Monopoli di Stato”. Lo chiede in una lettera inviata a Renato Schifani la senatrice Api Emanuela Baio, insieme ai colleghi Lauro, Li Gotti, Garavaglia e Gustavino. L’obiettivo e’ chiedere al presidente Monti di intervenire per la repentina sospensione della campagna rivolta ai docenti e agli studenti atta a sensibilizzare sul rischio dei giochi ma che invece appare equivoca, dannosa e diseducativa.

Si legge nella missiva: “Il gioco d’azzardo fa male e puo’ diventare patologico. E’ questo il messaggio che una campagna di educazione dovrebbe lanciare. Peccato che quella messa in piedi dall’amministrazione dei Monopoli di Stato sembra addirittura promuovere in modo subdolo il gioco d’azzardo”.
Come? “La campagna fa leva sull’importanza della dimensione ludica senza definire in modo netto il confine tra cio’ che e’ ludico e cio’ che e’ azzardo, e quindi dannoso. Propone solo due vie percorribili: quella del gioco d’azzardo legale e quella del gioco d’azzardo illegale. Nulla sulla terza via: non giocare affatto. Il divieto di gioco per i minori di 18 anni e’ scaturito infatti da una riflessione profonda del legislatore che, in possesso dei dati sulla pericolosita’ e gravita’ del fenomeno, ha posto il divieto. Nel video trasmesso invece la ludopatia viene presentata come un’ipotesi remota. Nulla di piu’ falso. Per questo- conclude la senatrice Baio- abbiamo scritto al presidente Schifani di fare da tramite con il presidente Monti per sospendere immediatamente questa campagna che non solo non ha un contenuto educativo ma che de facto non corrisponde al vero”.

Respinto emendamento per aumento tassazione concessionari giochi

Gennaio 25, 2012 in Appunti, Sala stampa

GIOCHI: RESPINTO EMENDAMENTO LI GOTTI SU TASSA PER FINANZIARE GIUSTIZIA =

Roma, 25 gen. (Adnkronos) – E’ stato respinto un emendamento al decreto legge che prevede “interventi urgenti per il contrasto della tensione detentiva determinata dal sovraffollamento delle carceri”, presentato dal senatore Luigi Li Gotti dell’Italia dei Valori che – ricorda Agipronews in una nota – ipotizzava un innalzamento del prelievo fiscale sui concessionari per trovare risorse finanziarie da destinare alla giustizia.

“Con grandi sacrifici – ha ricordato il senatore in Aula – il Governo e’ riuscito a ricavare 57 milioni di euro dall’otto per mille.
Innalzando in maniera estremamente modesta la tassa sui concessionari dei giochi d’azzardo, si possano ricavare 250 milioni di euro da destinare alla giustizia, alla polizia penitenziaria e alle finalita’ cui e’ diretto questo provvedimento”.

Il senatore ha illustrato l’emendamento, successivamente bocciato dall’Aula, precisando la sua finalita’ di “trovare risorse finanziarie attraverso una maggiore tassazione dei concessionari”.

Carceri: Li Gotti, il problema è una conseguenza della macchina giustizia che non funziona

Settembre 21, 2011 in Sala stampa

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(AGENPARL) – Roma, 21 set – “Il problema carcerario è una conseguenza della macchina giustizia che non funziona; né possiamo affrontarlo con provvedimenti tampone che non risolverebbero nulla. Ma le soluzioni ci sono”. Lo ha detto il capogruppo dell’Italia dei Valori in commissione Giustizia al Senato, Luigi Li Gotti, che ha messo in evidenza le contraddizioni del nostro sistema carcerario nel suo intervento in aula dopo le comunicazioni del ministro Nitto Palma.

“Mi rendo altresì conto, signor Ministro, che un carcere non va soltanto costruito, ma richiede poi l’assunzione del personale che deve custodire: è questo è il problema. Il rapporto è di dieci detenuti per cinque unità di personale, tra polizia penitenziaria e personale amministrativo. Non basta dunque costruire.
Siamo al di sotto di 6.000 unità e ci sono istituti carcerari terminati, ma che non si aprono perché poi non si sa chi va a custodirli. Ogni anno vanno in pensione 1.000 unità. Anche considerate le persone che probabilmente verranno assunte con il prossimo concorso (1.200 posti previsti), il dato complessivo resta del tutto insufficiente. Vi sono istituti nuovi che noi proponiamo da tempo, che in questa legislatura dovevano essere portati avanti e che peraltro erano condivisi. Invece, abbiamo perso oltre 3 anni”.

Li Gotti ha infine denunciato l’anomalia dei braccialetti elettronici che “rimangono uno strano e misterioso argomento che peraltro è costato e continua a costare, fino a quest’anno perché dopo ci libereremo dal contratto, 110 milioni di euro in dieci anni, cioè 11 milioni di euro l’anno, incassati da Telecom, mentre pare che sia in funzione un solo braccialetto. Probabilmente – conclude Li Gotti – avremmo potuto costruire un paio di carceri, diciamo circa 4.000 posti di detenzione, con quanto abbiamo pagato per un solo braccialetto elettronico.”

Li Gotti: Parlamento ridotto a ufficio legale del premier

Settembre 19, 2011 in Sala stampa

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(ASCA) – Roma, 19 set – ”Ormai il parlamento è ridotto a succursale di un ufficio legale del premier”.

Lo dice il senatore Luigi Li Gotti, capogruppo IdV in commissione Giustizia.

”La difesa di Berlusconi non vuole che il suo cliente deponga come teste a Napoli e subito scatta il soccorso rosso del capogruppo Cicchitto che annuncia “l’aiutino” del Parlamento, proclamando che il voto sarà contro l’accompagnamento coatto – continua -. Cosa dirà il Pdl? Che c’è il fumus persecutionis anche per il testimone Berlusconi?
Arrivati a questo punto – conclude – il decadimento della politica nel servilismo a tappeto e’ inarrestabile”.