Gioco d’azzardo. Parliamo del business e della politica complice. Ora arriva il max sconto.

Maggio 21, 2013 in Appunti

 

Dal 2003 al 2007 i concessionari hanno evaso enormi importi (la GdF quantificò il dovuto in 98 miliardi. Poi iniziò il contenzioso. La Corte dei Conti ha ridotto e quantificato in 2,5 miliardi di euro. Ora nel nome dell’Imu,  il Governo si accontenta di 600/700 milioni). Per saperne di più, a seguire.

Nella scorsa legislatura,  in Commissione Antimafia, il VI Comitato, da me presieduto, fece un approfondito studio del problema.  All’unanimità vennero approvate due mie relazioni (XXIII n.3 e XXIII n.8).  Furono presentati tre disegni di legge. Il 5 ottobre 2011, il Senato dedicò una intera seduta a discutere le mie relazioni. Vennero approvate all’unanimità anche dall’aula.

A febbraio del 2012, presentammo una mozione perchè fosse dichiarata l’urgenza dell’esame dei disegni di legge. La mozione venne votata all’unanimità, Governo compreso.

Ed invece,  non è stato fatto nulla.  Per un motivo o per un altro,  i disegni di legge annaspavano.  Poi accadde che la Commissione Giustizia del Senato, decise di istituire una propria commissione d’indagine sul gioco d’azzardo, nonostante l’inchiesta già svolta in Commissione antimafia e le tantissime audizioni fatte.  Fu una buona ragione per rallentare ancor più l’esame dei disegni di legge, di cui era stata dichiarata l’urgenza.

Come si poteva,  infatti,  se la commissione giustizia  (che doveva esaminare i disegni di legge), voleva approfondire la questione?

Alla fine, non furono esaminati i disegni di legge e l’inchiesta della Commissione Giustizia,  emise solo un paio di vagiti.

Questo succede se la politica non vuole.  Per farvi un esempio, il lodo Alfano (poi dichiarato incostituzionale), divenne legge dello stato in 21 giorni. Perchè la politica  (la maggioranza di centrodestra)  lo volle.

Ora si parla molto di gioco d’azzardo e si chiede di intervenire.

Per sapere esattamente di cosa stiamo parlando, vi offro una sintesi di ciò che accertammo in antimafia. Queste cose le ho già scritte, quindi le ripropongo come se oggi fosse un anno fa. 

Il gioco d’azzardo. Alcuni dati per capirne e valutarne l’incidenza economica  negativa. A seguire il lavoro, in sintesi della Commissione Antimafia.

-dal 2003 al 2010, i nostri concittadini hanno giocato ben 309 miliardi di euro;

-ogni italiano, a partire da 0 anni, gioca ogni anno 1000 euro;

-parossistico è il settore delle slotmachine. Si pensi che le reti più grandi (nel mondo) sono di 15/20 mila apparecchi. In Italia, sono 400.000 ed aumentano;

-accanto al gioco cosidetto lecito, perchè autorizzato, esiste la parallela rete del gioco illecito, stimato in circa il triplo di quello lecito (insomma, ogni anno, si giocano da 150 a 200 miliardi di euro);

-il gioco è il nuovo fronte di ricchezza della criminalità organizzata;

-i malati da gioco sono stimati tra 1,2 e 1,5 milioni;

-al gioco d’azzardo, si collegano malattie, disperazione, tragedie, crimine, povertà, distruzione e rovina di decine e decine di migliaia di famiglie;

-lo Stato, pur di far cassa (poco più  di 8 miliardi è il guadagno in termini erariali), alimenta un “disastro sociale”.

La incidenza del fenomeno con le molte ricadute, è stata materia di valutazione in Commissione Parlamentare Antimafia. Il VI Comitato,  da me presieduto, ha elaborato una relazione (dopo molte audizioni e acquisizione di documenti),  approvata all’unanimità.  Il documento (doc.XXIII n.8), è stato, quindi, discusso in Senato, nella seduta del 5 ottobre 2011. L’assemblea ha, in quella data approvato la relazione all’unanimità.

I disegni di legge presentati (a firma De Sena, Lauro, Li Gotti) hanno iniziato il loro iter nelle commissioni.

A febbraio di quest’anno, l’Assemblea ha votato all’unanimità la procedura d’urgenza per l’esame dei suddetti disegni di legge. Dopo 8 mesi, siamo ancora in Commissione. Nel frattempo, il Governo, annuncia un debole intervento,  un mero segnale di contrasto alla diffusione delle slot-machine.

Immediata la reazione  (addirittura Milano Finanza definisce l’annunciato provvedimento del Governo, un intervento “anti-crescita”)  dei molti interessi in gioco.

Tra gli interessi in gioco, esistono quelli pesanti della criminalità organizzata. Basti considerare che la Procura Nazionale Antimafia,  ha definito il gioco d’azzardo,  la nuova frontiera del business del crimine.

La Camera, non ha dedicato al problema, diversamente da quanto accaduto in Senato, alcuna attenzione al documento elaborato dall’antimafia, pur essendo statole trasmesso ufficialmente.

Alcuni dicono che la disattenzione della Camera, sarebbe da attribuire ad alcuni deputati particolarmente interessati al business. Non lo so. E’ certo che molto vicino (ne è stato Amministratore, per l’Italia, sino al 2008)  alla società Atlantis (gruppo dominante, con sede nelle Antille) è un deputato, quello stesso che, nel corso della perquisizione degli uffici da parte della Guardia di Finanza, si presentò rivendicando la sua proprietà di un computer e, quindi, si allontanò con il portatile sotto il braccio.