Corte dei Conti denuncia spreco braccialetti elettronici. Nel 2009 chiesi al Governo. Mai avuto risposte.

Ottobre 4, 2012 in Appunti

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Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00987

Atto n. 3-00987

Pubblicato il 20 ottobre 2009
Seduta n. 267

LI GOTTI , BELISARIO – Ai Ministri dell’interno e della giustizia. –
Premesso che:
gli articoli 16 e seguenti del decreto-legge n. 341 del 2000, convertito, con modificazioni, dalla legge 19 gennaio 2001, n. 4, recante “Disposizioni urgenti per l’efficacia e l’efficienza dell’amministrazione della giustizia”, la cui legge di conversione è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 16 del 20 gennaio 2001, disciplinano l’uso di strumenti tecnici di controllo a distanza dei soggetti condannati agli arresti domiciliari ovvero all’obbligo di dimora;
secondo quanto riportato dai quotidiani “il Sole-24 ore” e da “Libero”, rispettivamente negli articoli del 4 e del 14 settembre 2008, sarebbe stato stipulato un contratto da 11 milioni di euro (di cui sei solo di spese di gestione) nel 2003 tra il Ministero dell’interno e Telecom Italia per l’utilizzo, sino al 2011, di 400 braccialetti elettronici,
si chiede di sapere:
se prima dell’acquisto sia stata effettuata opportuna verifica dell’effettiva efficacia di tali strumenti;
se corrisponda al vero che, a causa delle inefficienze del sistema, sia in funzione – alla data del 20 ottobre 2009 – uno soltanto dei 400 braccialetti elettronici acquistati;
se i Ministri in indirizzo intendano rendere noto il contratto stipulato con Telecom Italia, le clausole e i vincoli per lo Stato e per il gestore telefonico, nonché lo stato di attuazione per le due parti contraenti;
quanti siano i braccialetti in funzione, quali siano i relativi costi unitari e dove siano localizzati i soggetti sottoposti a tale tipo di “controllo”.