Archivio 2012 Luglio 17

Napolitano e il conflitto irreale tra una legge che c’è e una che non c’è

Luglio 17, 2012 in Appunti

MAFIA: TRATTATIVA, LI GOTTI “NESSUN CONFLITTO TRA POTERI NÈ TRA LEGGI”

ROMA (ITALPRESS) – “Il Ministro Severino ha impostato correttamente e problematicamente la questione sollevata dal Capo dello Stato, nel senso di ritenere del tutto lecite le intercettazioni indirette (ed e’ il caso delle telefonate fatte da Mancino al Presidente Napolitano)”. Lo afferma in una nota il responsabile Giustizia dell’Italia dei Valori, Luigi Li Gotti, che aggiunge: “Il problema che si pone e che il ministro si pone e’ se, in assenza di una specifica regolamentazione, debba applicarsi la regola generale del codice o debba applicarsi una norma che non esiste, ricavandola dai principi generali costituzionali, con interpretazione, quindi, estensiva. Fatte queste premesse, il ministro assume che debba estendersi il vincolo della segretezza (quindi non la distruzione) a qualunque conversazione che veda interlocutore, chiamante o chiamato, il Capo dello Stato. L’IdV, nel prendere atto della posizione problematica assunta dal ministro, rammenta che esiste l’articolo 12 della legge in generale (le cosiddette preleggi) che specifica che si possa ricorrere ai principi generali del sistema ordinamentale dello Stato solo nel caso in cui la materia non sia disciplinata espressamente. Nel nostro caso la disciplina c’e’ e non e’ stata violata quindi, per non applicare la legge che c’e’, ci vuole un’altra legge e non ricavare una norma da principi generali, incorrendo cosi’ nel divieto previsto dall’art.12 delle disposizioni della legge in generale. Insomma, la strada seguita dal Presidente della Repubblica e’, ad avviso dell’Italia dei Valori, abbastanza fuori del sistema normativo, non apparendo sussistere alcun conflitto tra poteri dello Stato, ne’ tantomeno un impossibile conflitto tra una legge che c’e’ e una legge che non c’e'”, conclude Li Gotti.

Finisce un paradosso: ora più contrasto alla violenza in famiglia, pedopornografia, sfruttamento sessuale. Con emendamenti IDV

Luglio 17, 2012 in Appunti

Sembrava un braccio di ferro estenuante, destinato a non finire. Pensate che il disegno di legge per la ratifica cella convenzione di Lanzarote e le modifiche all’ordinamento interno, era stato approvato dalla Camera il 19 gennaio 2010, poi approvato con modifiche dal Senato il 27 ottobre 2010, riapprovato con modifiche dalla Camera l’11 gennaio 2011, riapprovato con modifiche dal Senato il 16 maggio 2012, riapprovato con modifiche dalla Camera il 5 luglio 2012. Ora è finita. Siamo riusciti a spuntarla e le nostre proposte, dopo il voto della Camera, sono state approvate dalle commissioni competenti del senato, all’unanimità. Non dovrebbero esserci sorprese, scongiuri facendo. Sará legge, forse la prossima settimana. A seguire il comunicato emesso.

Le commissioni Giustizia ed Esteri hanno approvato il disegno di legge di ratifica della convenzione di Lanzarote e le norme di adeguamento interno. L’Italia dei Valori, esprime grande soddisfazione, essendo state accolte numerose sue proposte in difesa dei minori, contro lo sfruttamento sessuale e la pedopornografia. Di grande rilievo è l’inasprimento di pena, proposto sempre dall’IDV,  per il reato di maltrattamenti in famiglia, così come la previsione della pena dell’ergastolo per l’omicidio commesso nell’occasione del maltrattamento contro il familiare. È una importante risposta al grave fenomeno dell’aumento dei delitti in famiglia, che tanto spesso colpiscono le donne. Ora il provvedimento verrá in aula. Dovrebbe essere scontato il voto favorevole e il provvedimento sará legge. Li Gotti comm.Giust., Pedica comm.Esteri