Archivio 2012 Febbraio 16

Ossigeno per noi. Itaca, il bel viaggio. Risposta a L’Infedele di Lerner

Febbraio 16, 2012 in Appunti

L’INFEDELE COMINCIA CON UNA POESIA DI KOSTANTIN KAFAVIS. IO FEDELMENTE RIPUBBLICO LA MIA PREFERITA

AMO QUESTA POESIA. GIA’ ALTRE VOLTE HO VOLUTO TRASMETTERVELA. LO RIFACCIO OGGI. LE COSE BELLE NON STANCANO MAI. L’AUGURIO DEL BEL VIAGGIO.

Itaca

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
nè nell’irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l’anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d’estate siano tanti
quando nei porti – finalmente e con che gioia –
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d’ogni sorta; più profumi inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca –
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull’isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos’altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.

Kostantin Kafavis

Quando gli imputati vogliono riformare la Giustizia

Febbraio 16, 2012 in Appunti

Lestamente, Berlusconi, ha approfittato delle parole dette o attribuite, al Capo dello Stato, per lanciare i suoi strali contro la Giustizia, seguito dal coro dei cortigiani.
Comprendiamo Berlusconi.
Ha avuto ed ha incontri ravvicinati con la Giustizia ed i giudici. Da imputato e da condannato, in più occasioni, poi prescritto, grazie alla concessione delle attenuanti generiche (si concedono, ovviamente, al colpevole) e grazie alla prescrizione dimezzata con la legge cosiddetta ex-Cirielli.
Insomma, quando si parla di Giustizia e giudici, Berlusconi diventa ansiogeno e livoroso.
Figurarsi se, proprio uno come lui, possa pensare alla riforma della Giustizia. O meglio, ci pensa. Ma da imputato e condannato prescritto. Umana comprensione. Il massimo della concessione che possiamo fare. Per il resto, zero.
Insomma ragiona e parla come un qualsiasi imputato. Appartiene a quella parte di umanità, che convive con un malessere intimo e sedimentato, di avversione a codici, leggi,sanzioni, condanne, pene.

Pensate che, se si chiedesse a Salvatore Riina, di riformare il 41 bis, non avrebbe idee in proposito? Un riformista.