CONTRASTO E CONTROLLO GIOCO D’AZZARDO
9 Febbraio 2012 in Appunti
Pubblico il mio intervento (resoconto stenografico ufficiale) in aula, dello scorso martedì 7 febbraio, sulla dichiarazione d’urgenza dei disegni di legge per contrasto e controllo del gioco d’azzardo.
LI GOTTI (IdV). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LI GOTTI (IdV). Signora Presidente, onorevoli colleghi, dopo la giornata del 5 ottobre, che vide quest’Aula unanime nel condividere il documento della Commissione antimafia e nel sollecitare, con l’accordo del Governo, la possibilità di interventi normativi che consentissero di mettere sotto controllo il settore del gioco d’azzardo, arriviamo oggi ad un appuntamento importante, grazie alla sollecitazione di 100 senatori che hanno chiesto che questi disegni di legge – due del senatore Lauro e, poi, un disegno di legge del senatore De Sena e uno a mia firma – vengano approvati, rispetto ad un fenomeno che – è una constatazione che possiamo fare quotidianamente – è ormai fuori controllo. Siamo invasi da un’aggressiva pubblicità sul gioco d’azzardo e non c’è rete televisiva che non pubblicizzi il poker online, spesso gestito da società anonime allocate all’estero, che sfruttano disperazione e malattia, lucrando, senza controlli, enormi somme.
Sappiamo che dal gioco cosiddetto lecito deriva una raccolta di circa 80 miliardi di euro ogni anno. Sfugge il dato, se non attraverso stime, della raccolta da gioco illecito e della raccolta online. Ci siamo esposti all’aggressione alle tasche degli italiani e alle famiglie, determinando quello che sta diventando un disastro sociale, perché i numeri sono altamente allarmanti: oltre un milione di nostri concittadini sono ormai malati da gioco. La nuova malattia, si chiama ludopatia.
Attraverso questi disegni di legge, che noi ci auguriamo diventino leggi, ci sarà un controllo del settore che consentirà di intervenire anche scongiurando quelle pericolosissime infiltrazioni della criminalità organizzata che, come ci disse la Procura nazionale in sede di audizione in Commissione antimafia, rappresenta il soggetto interessato alla nuova frontiera del business. È diventato il nuovo settore di massimo interesse del crimine.
Noi dobbiamo pensare ai nostri concittadini e intervenire, perché siamo già in ritardo. Combattiamo giornalmente per contrastare il fenomeno. Siamo riusciti ad intervenire bloccando degli spot pubblicitari dei Monopoli di Stato che quasi invogliavano i giochi, o – anzi – in maniera subdola invogliavano i giovani a giocare. Siamo riusciti a bloccarli, ma dobbiamo approntare un sistema normativo di contrasto per difenderci da un disastro sociale.
Mi auguro veramente che quest’Aula, come ha dimostrato il 5 ottobre, assicuri a questi disegni di legge la corsia preferenziale, consentendo che possano trasformarsi in legge, così da difendere il nostro Paese dalla nuova malattia, che sta diventando un fatto di estrema pericolosità. Ciò sarà possibile grazie al voto che i colleghi vorranno dare alla proposta e all’iniziativa partita dal senatore Lauro, dopo i lavori svolti e unanimemente condivisi in Commissione antimafia. (Applausi dal Gruppo IdV).
Complimenti, così tutelate solo i siti italiani, il vostro è un comportamento che viola pienamente le norme europee sulla libera circolazione delle merci e dei servizi. Gia due sentenze della Corte Europea di Giustizia confermano quanto dico e il 16 febbraio ne avrete l’ennesima conferma. Il sistema AAMS crea dei veri e propri cartelli, altro che le solite scuse del riciclaggio e della mafia… parlate come se le licenze europee fossero lasciate alla cieca, ma fatela finita con queste boiate! Capisco vietare i bookmakers con sedi alle isole Cayman ma voi vietate quelli inglesi, quelli maltesi, quelli tedeschi… VERGOGNA!
tanto lo so che mi censurate, alla fine la stampa moderna funziona così no?
Intendiamo rispettare il diritto di stabilimento. Le sentenze della Corte Europea fa salvo il diritto degli ordinamenti interni di approntare il sistema di contrasto al crimine. Ha letto il disegno di legge di modifica dell’art.88 del TULPS? Ha verificato come si faccia proprio riferimento alle sentenze della corte Europea? Prima di giudicare, menando fendenti a casaccio, approfondisca. Grazie comunque del contributo.
le licenze che voi non intendete riconoscere sono licenze rilasciate in europa e non mi risulta che vengano rilasciate a dei criminali. se lei per crimine si riferisce a chi gioca, quello che si può fare sui siti esteri dal punto di vista del riciclaggio si potrà fare comunque anche sui siti italiani. indagini parlando invece le ricordo la cooperazione internazionale, soprattutto a livello europeo, sia tra forze di polizia che tra magistrature, senza contare la piena possibilità di richiedere ogni elemento necessario a eventuali indagini da parte della magistratura italiana nei confronti di soggetti europei.
la realtà è che voi volete che si giochi solo sui siti AAMS così da far pagare le tasse italiane che sono più alte di quelle di altre località europee quando invece non riuscite a capire che se imponeste una tassa sulle vincite NETTE annuali di ogni persona il guadagno per lo stato sarebbe maggiore, pagherebbe solo chi vince e saremmo più felici anche noi giocatori che non saremmo costretti ad avere una prospettiva di guadagno nettamente inferiore rispetto ai giocatori di altri paesi europei.
Legga i disegni di legge con le relazioni illustrative.Diversamente parliamo lingue diverse
Da “insider” del gioco posso dire che come sempre mi sembra di notare tutti i sintomi di una pessima informazione.
Se da una parte si deve dire che, proprio a livello europeo, è lecito non applicare le norme che regolano la libera circolazione delle merci e dei servizi (basterebbe leggere le suddette norme andando ben oltre il loro titolo per scoprirlo), è anche importante avviare una discussione onesta sul gran lavoro fatto da AAMS e dal governo sul piano delle licenze.
Per intenderci: le licenze che si rilasciano a Malta (Paese con una tassa sul reddito – mi sembra – dell’ordine del 3% e dunque amato dalle aziende del settore ) presentano dei requisiti per nulla in gradi di tutelare gli interessi dei giocatori, ed è quindi corretto che vengano contrastate a livello locale in Italia.
G.Angioni: “è lecito non applicare le norme che regolano la libera circolazione delle merci e dei servizi” ah si? e dove sta scritto?
io ho a lungo giocato su siti stranieri e ho sempre incontrato una ineccepibile professionalità da parte dei loro operatori e le quote sono migliori. io per esempio perché devo giocare al lotto italiano dove lo stato si MANGIA il 44% mentre su quello polacco si mangia solo il 10%? perchè tutto questo accanimento e questo discorso sulla ludopatia non lo fanno sulle lotterie/gratta e vinci/superenalotto ecc? ci sono tanti ludopatici anche la, con l’unica differenza che quello è azzardo puro e il fattore umano è puramente assente mentre nelle scommesse e nel poker c’è anche dell’abilità da parte del giocatore. il discorso è sempre lo stesso: ci vogliono succhiare il sangue mettendo queste sanzioni assurde.. allora mettiamo l’ergastolo per chi guida senza cintura e vedrete come tutti la indosseranno…
e le garanzie di betplus quali sono il signor corallo oppure quel deputato che è corso a prendersi il computer durante la perquisizione della gdf?..ma per favore fate solo ridere..
Gli interventi di approfondimento e le propostre normative riguardano tutti i giochi, proprio partendo dal grattaevinci sino al videopoker. Come vede Lei, non ha conoscenza di ciò di cui mi ocuupa e ha criticato a casaccio.
ho letto il disegno di legge di modifica dell’Art.88 del TULPS… volete subordinare l’autorizzazione a controlli simili a quelli delle banche… follia, fuga di investimenti dal nostro paese, complimenti!
Non ha letto,chiaramente. Vogliamo estendere verifiche previste a società con sede in Italia o che si avvalgono di piattaforma in Italia, alle società totalmente estere. Vogliono operare online in Italia, raccoglendo giocate? Italia ha diritto di sapere che società siano, come avverrebbe se avessero sede in Italia.Cosa c’entrano le banche?
allora l’unione europea che esiste a fare?
Riassumendo la decisione dell’Avvocato Generale della Corte di Giustizia Europea, è stato riconosciuto come le norme italiane siano in contrasto con gli articoli 43 e 49 del Trattato Comunitario, riguardanti i principi di libertà di stabilimento e di libertà di prestazione dei servizi, e sono state definite ingiuste le sanzioni applicate agli operatori e alle persone fisiche.
Già la Corte di Cassazione italiana, in merito alla vicenda, espresse la sua perplessità su una regolamentazione che, di fatto, sembrava favorire apertamente i concessionari già esistenti, a scapito di coloro i quali volevano entrare nel mercato italiano. Ora, con la sentenza della Corte di Giustizia Europea, è facile immaginare che ci saranno parecchie ripercussioni.
E ADESSO CHE INTENDETE FARE?!
LA CORTE EUROPEA DI GIUSTIZIA NON ABBOCCA ALLE BUFFONATE CHE AVETE RACCONTATO IERI SERA SU LA7
in risposta a quanto detto da G. Angioni , una delle regole cardine a livello societario è la possibilità di operare in uno stato membro con ogni tipo di società riconosciuto in uno qualunque dei paesi membri. Questo porta a dire che è irrilevante l’aspetto fiscale di cui lei ha parlato. Le regole di funzionamento della comunità europea sono superiori a quelle italiane e vanno rispettate , come si evince anche dalla sentenza della corte di giustizia europea sul caso stanleybet proprio di oggi sulla libera circolazione delle merci e dei servizi. L’interesse dei giocatori nel mondo delle scommesse e del gioco d’azzardo se è libero , come dovrebbe essere e non è , è quello di avere vincite maggiori che invece con la presenza di un vero e proprio cartello (AAMS) si riducono.
Apparteniamo alla comunità europea? si , e visto che nella comunità europea il gioco d’azzardo è lecito e consentito non capisco perche in italia si devono attuare o cercare di attuare determinate linee di condotta.
Conoscendo molto bene il settore e le varie società europee che lo compongono posso dire che con questo tipo di soluzioni si porta solamente a non avere concorrenza , ad avere quote piu basse che per le scommesse significa avere prezzi del prodotto piu alto e ad avere una disparita di trattamento tra il resto della comunità europea.
E finiamola anche di parlare di un’enorme dipendenza dal gioco d’azzardo quando lo stato è il primo che lucra su questo tipo di attività avendo molteplici tipologie di giochi e inserendone di nuovi anno dopo anno ( citandone alcuni win4live e 10 a lotto ).
Deve essere possibile giocare su siti esteri interni alla comunità europea senza alcun tipo di problematica e diversamente da come succede per i siti italiani le tasse si devono pagare sulle vincite nette dei giocatori e non a monte. Questo porterebbe sicuramente ad un servizio migliore.
Tutti questi interventi che si vogliono attuare sono mascherati da problematiche che esistono in tutti i settori presenti e non solo sul gioco d’azzardo , la realta è che si vuole solamente aumentare il gettito fiscale a discapito dei giocatori alzando questo muro dell’AAMS e fissando delle multe.
niente, ha smesso di rispondere…
Non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere… Per quale motivo le norme europee sulla circolazione di merci e denaro dovrebbero essere diverse solo per giochi e scommesse? Una agenzia di scommesse LEGALE con sede in Francia e/o Germania e/o Regno Unito per quale motivo deve essere bloccata nell’esercizio su territorio italiano? Ieri la sentenza ha decreto una cosa gia evidentissima….. Il vero grande problema Italiano è che in Italia la libera concorrenza NON ESISTE, al fine di agevolare sempre qualcuno si cerano norme che limitano il mercato… Gli operatori italiani sono pessimi.. Il mercato si guadagna più facilmente migliorando i propri servizi o impedendo a concorrenti migliori di dare fastidio?
Ed i politici chissà come mai stanno sempre dalla parte sbagliata…. La sentenza di ieri comunque credo che determinerà qualcosa perchè da domani i ricorsi di società e cittadini potrebbero essere tantissimi (e probabilmente TUTTI A RAGIONE)
certo dopo l’ennesima figura barbina che doveva dire?..lo vede pure un cieco che hanno torto marcio ..adesso vedrai che compare e dice che per lui la sentenza non vale nulla..attento senatore il tuo capo di partito dice sempre che le sentenze vanno rispettate…nonfacciamo altre figuraccie..
Carissimo senatore, sono un vostro fedele votante, in questi anni fidandomi del vostro partito, delle vostre idee vi ho sempre votato, ma con questa proposta di legge avete perso punti, ma dove volete arrivare? Già siamo in una dittatura fiscale, paghiamo l’aria che respiriamo, dalle buste paghe ci togliete il 40%, ed ora volete pure sanzionare con pesanti multe chi scommette all’estero, ma ognuno di noi è nato libero, ognuno di noi è libero di spendere come vuole i propri soldi, e perchè non farlo nei bookmakers stranieri? Perché scommettere in italia quando questi ti danno quote basse da piangere? Il discorso è che state facendo il gioco dei poteri forti a voi vicini. SCOMMETTIAMO CHE è COSI?
Non ho proposto sanzioni per giocatori ma controlli per società. Se mio partito, ha perso il suo voto per questo, mi dispiace.
complimenti senatore, e visto tanta solerzia nel far giocare la gente solo sui siti considerati sicuri(sicuri si fa per dire visto il payout che fa ridere i polli..) perché non si prodiga a far tornare all’erario i soldi evasi da betplus e compagni quando tenevano migliaia di videolottery non collegate in rete?…anche quello era gioco sicuro garantito da aams..infatti si è visto quanto era sicuro una truffa tollerata dallo stato..si impegni senatore vista tanta solerzia a tutela dei giocatori italiani…e sia caro senatore quei soldi i giocatori italiani li rivogliono altrimenti vuol dire che siamo governati da una ciurmaglia indegna di questo paese..
e poi caro signor senatore…dei signori delle videolottery italiani situati con sede legale nei paradisi fiscali ne vogliamo parlare??..quelli lei fa finta di non vederli?….ma come vista aguzza da un lato e cieco dall’altro?…e di betplus in mano al signor corallo come mai non ne parla??…mi faccia una bella cortesia vada a lavorare..vada come facciamo tutti noi..
Legga la mia relazione approvata in antimafia. La trova su Google antimafia gioco e criminalita’ doc.XXIII n.8 del luglio 2008. Capisco che ci sono gli scontenti. Il settore e’ troppo importante ed e’ un fastidio ce venga messo in discussione. Mi auguro che il fastidio si traduca in leggi adeguate, anche se si dispiacerà. Va bene? Non intendo convincerla. Si tenga le sue idee, peraltro a me note, essendo del tutto omologhe a quelle dei molti interessati al business. Non perda altro tempo a scrivermi. Vada a farsi una cartata virtuale o a incassare le cartate altrui.
il termine “videopoker” non si può sentire assolutamente specialmente da un legislatore…i videopoker sono spariti nel 2003..da più di nove anni si chiamano comma 6/A o awp o ancora il più comune newslot. E’ proprio questo il problema di tutto il comparto gioco in italia che siano a distanza o apparecchi etc, chi fa le leggi non è assolutamente preparato in materia…quindi siamo rovinati!!!
Non ha la pazienza o il tempo di leggere e apprendere pensiero altrui. Termini atecnici servono comunicazione.
chiedo troppo se le chiedo un commento riguardo la sentenza del 16 febbraio della Corte Europea di Giustizia? ne ho fatto riferimento in un precedente post ma sembra che anche lei non abbia ne tempo ne voglia di leggere..
senatore aspettiamo un suo commento sulla sentenza della corte di giustizia europea,capisco che tale decisione sia in qualche modo”fastidiosa” per il suo disegno di legge ma siamo curiosi di sapere come la pensa in proposito..ci dica…ci dica siamo tutt’orecchi trova così difficile commentare una sentenza europea?
Mi scusi signor senatore, qua si parla tanto di tutela del giocatore, ma poi ad esempio in italia la puntata minima e 2 euro, quanto all’estero e 20 50 cent. Se andiamo a vedere in tutti i paesi della comunità europea questi siti che nel nostro paese sono banditi sono considerati delle istituzioni e perfettamente legali avendo regolare licenza europea e quindi potendo operare in qualsiasi paese ue e questo non è giusto.
cari amici miei siamo nelle mani di nessuno,ma avete visto il servizio delle iene?ma questi parlamentari non sanno cosa sia lo spread,la tobin tax,articolo 18 pero’sanno leggere molto bene la busta paga..ahhhh si che la capiscono,la studiano,la spizzicano come fossero carte da poker,sfregandosi le mani dicono umm SCOMMETTIAMO che questo mese prendo piu’ di te?povero cristo che ti spari 8 ore di lavoro per mille euro al mese?quindi ,fatta questa premessa,è ritornando al servizio delle iene voi cosa pensate ,che, quando questa proposta di legge di GOTTI sara’ votata pensate che non passi?ma certo che passa tanto non la leggono nemmeno,non sanno neanche cosa significa “bookmakers”,si domanderanno,ma cos’e’ sto bookmakers,una vocina in piu’ nella busta paga che mi dara’ 1000 euro in piu’ a fine mese?bhe’ allora votiamola!!!!