Archivio 2012 Gennaio 27

CLIMA POLITICO BUONO PER RIFORME O FINTA INGENUITÀ

Gennaio 27, 2012 in Appunti

E’ in atto la gara al buonismo. Per la Giustizia, dicono,ci sarebbe il clima ideale per le riforme. Non prendiamoci in giro e non prendiamo in giro gli italiani. Questo il mio commento alla “marea” del finto buonismo.

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GIUSTIZIA: LI GOTTI (IDV), COLGO UNA FINTA INGENUITA’ =

(AGI) – Roma, 27 gen – “Colgo una forte dose di finta ingenuita’, nel richiamo ‘vibrante’ ad un clima politico nuovo che consentirebbe di fare le riforme della giustizia”. Lo ha detto il responsabile Giustizia dell’Italia dei Valori, Luigi Li Gotti. “Nella verita’ del realismo, il clima esiste solo se non si parla di alcuni temi. Se parliamo infatti di prescrizione, intercettazioni, lotta alla corruzione, funzioni del pubblico ministero e rapporto con la polizia giudiziaria, sanzioni adeguate per il falso in bilancio, il clima politico da primaverile diventa glaciale. A meno che le riforme della giustizia, non siano squallida e perniciosa trattativa, del tipo ‘questo a me e questo a te’. Poiche’ – prosegue il senatore Li Gotti – e’ da escludere una simile sconcezza, sarebbe il caso che si parlasse stando con i piedi per terra e con rispetto per gli italiani. Sono passati pochi giorni dal voto sul caso Cosentino, ma per alcuni leader politici, pare quasi che si tratti di vicenda del passato lontano e non dell’oggi. A noi, la gara a chi riesce ad apparire il piu’ buono e bravo, non interessa. E’ una gara truccata, un film per bambini. E, comunque, l’Idv c’e’. Con le sue proposte e la forza delle ragioni. Pronti al confronto costruttivo, nell’interesse del paese”.(AGI) Mal 271659 GEN 12

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SVUOTACARCERI o SERVIZIO TAXI?

Gennaio 27, 2012 in Appunti

Pubblico il colloquio-intervista, oggi su Il Fatto Quotidiano, sulla “Svuotacarceri”.

Inciucio sulle carceri? Pericolo per la sicurezza

Che cos’è il decreto svuota-carceri, approvato mercoledì al Senato e adesso passato alla Camera? Risponde l’avvocato e senatore Luigi Li Gotti: “È un compromesso, un inciucio da cui il diritto esce sconfitto. C’erano troppe pressioni per alleggerire le carceri, questione oggettivamente giusta, e l’alternativa era il ricatto radicale dell’indulto. Ma il decreto non è una soluzione, anzi. Ci saranno effetti pericolosi e ridicoli per la sicurezza”. Il decreto è stato votato dalla maggioranza tripartita che sostiene il governo di Mario Monti: Pdl, Pd e Terzo Polo. E Li Gotti è l’esperto dell’Italia dei valori che ha seguito l’intera evoluzione del provvedimento.

Quali sono questi effetti pericolosi e ridicoli?
Riguardano la parte del provvedimento dell’arresto in flagranza di reato. Provi a immaginare un furto in gioielleria o al supermercato. I banditi vengono inseguiti dalla polizia e poi acciuffati.

Che succede?
La polizia li accompagna direttamente a casa, come un servizio taxi normale. Assurdo, ridicolo e pericoloso per la sicurezza generale.

Arresti domiciliari.
Non solo per loro: ma anche per chi accoltella qualcuno provocando lesioni gravi oppure chi fa stalking. Senza contare gli spacciatori.

In origine il provvedimento prevedeva il transito nella celle di sicurezza, in attesa del giudizio di convalida entro 48 ore.
Ma poi il vicecapo della Polizia, Francesco Cirillo, è venuto a dirci che non c’erano sufficienti celle di sicurezza, mentre nella sua relazione era scritto il contrario: ben 1057 camere di sicurezza in tutta Italia.

Così per evitare il sovraffollemento delle carceri si danno i domiciliari.
Il problema è come gestire il fenomeno delle cosiddette porte girevoli, cioè quei ventimila e passa detenuti che vanno in carcere per tre giorni in attesa delle convalida. Un problema che pesa molto sull’organizzazione penitenziaria. Ma così è stata scelta la strada più pericolosa, il diritto ne esce sconfitto, maltrattato. La polizia si danna per acchiappare un ladro e poi lo deve riportare a casa. Ovviamente poi bisognerà predisporre la sorveglianza e sono costi in più. Che si sommano agli sprechi per i braccialetti.

Quelli elettronici.
Diamo alla Telecom undici milioni di euro all’anno per questo servizio. Su 450 ne sono in funzione solo 9. Dicono che non c’è il Gps, ma adesso abbiamo prorogato il servizio, costato sinora, per dieci anni, 110 milioni di euro.

Quali reati sono compresi nella nuova norma?
Tutti quelli di competenza del giudice monocratico che non superano i dieci anni di pena, con l’eccezione di quelli legati alla droga che possono arrivare anche a vent’anni. Dopo gli emendamenti sono stati esclusi la rapina aggravata, cioè lo scippo, e il furto in appartamento ma non in negozio.

L’altra parte del decreto è sugli ultimi 18 mesi di pena da fare ai domiciliari.
Qui ho faticato a capire a quale platea di detenuti fosse rivolta la misura.

In che senso?
Già esiste una norma generale che prevede di scontare ai domiciliari la pena residua di 24 mesi. Il detenuto fa l’istanza e il tribunale di sorveglianza decide. È un’istruttoria molto lunga.

Premesso questo.
Nel 2005 la ex Cirielli escluse i recidivi dalla norma generale. Poi l’anno scorso la legge 199, votata anche dalla Lega, li ha riammessi a questo beneficio, ma con un’estensione fino a 12 mesi, adesso innalzato a 18 mesi. In virtù di tutto questo io ho fatto una domanda al capo dell’amministrazione penitenziaria, Franco Ionta.

Quale?
Gli ho chiesto in un’audizione se la platea individuata nel decreto fosse quella dei recidivi. Lui ha ammesso e ha risposto di sì.

Non era meglio abrogare la ex Cirielli?
Appunto. Invece si è scelto un’altra strada pericolosa: quella della norma a tempo. Questo beneficio infatti durerà due anni: dal 2012 a tutto il 2013.

Potrebbe scattare anche per tutti i processi in corso contro cricche e politici?
Se un corrotto è recidivo, senza dubbio. Ma tenga presente che oggi i detenuti per reati contro la pubblica amministrazione non arrivano a dieci. La casta che ruba non va mai in carcere.